KM TAPPA: 23,5
DISLIVELLO: SALITA m 638 DISCESA m 632
Il primo amore non si scorda mai, e per quanto adesso mi sia innamorato del CrossFit, il primo amore è stato il nuoto. Ecco, questa mattina temevo fosse giunto il momento di mettere il costume ed andare. Per fortuna l’acquazzone più tosto è iniziato appena messo piede nella città di Zarautz e ne abbiamo approfittiamo per fermarci a fare colazione. Botta di culo enorme: primo bar puntato, escono due labrador!!! Ottimo, cani ammessi. Uscendo dalla città rimaniamo incantati dalle grandi onde e dai temerari surfisti che tentavano di cavalcarle. Ci immergiamo nell’entroterra e mi sentivo un pochino sul Garda, distese di vigneti attorno a noi. Tappa abbastanza pesante per il meteo e per i continui saliscendi anche all’interno di boschi con tanto di bel pantano. Ogni tanto tra una collina e l’altra si scorgeva l’oceano mosso dal forte vento. Ultima discesa in picchiata fino a Deba percorsa a mille, motivo…?! Pioveva a dirotto!!!! Arriviamo in città stremati e sorpresa (dovevo e potevo aspettarmelo) nessuna struttura che ospiti animali. Il terrore, la rabbia e un senso di panico entrano in me. Non potevo fare questo ad Alex, lui che mi sta accompagnando in questa faticosa avventura. Lui sempre pronto ad andare, pronto a correre come un pazzo lungo ogni tappa quando lo lascio ibero nonostante i km sulle zampe. Per fortuna trovo un piccolo agriturismo appena fuori dalla città dove la titolare si mette la mano sul cuore e ci accetta per la notte. “Il cane non dorme sul letto vero?”, mi chiede lei. “Nooooooooo stia tranquilla”, risponde Alex di un colore grigio/marrane fanghiglia. Ora siamo qui a letto, eeehm sono qui volevo dire, cotti e stracotti come due asini. Anzi, l’asino a sto giro sono stato io. Ma ho già rimediato prenotando in largo anticipo l’albergue del pellegrino di domani che accetta cani, così si dorme e si viaggia tranquilli. Esperienza, parata in corner, che andrà nel bagaglio di questa lunga avventura. Si impara ogni giorno, soprattutto dagli errori. Dopo la giornata di oggi dico solo una cosa, GRAZIE FEDELE AMICO ALEX.
Dettaglio tappa al link:
https://www.komoot.de/tour/8819332
Alex con la bandana, bellissimo! Accidenti, ricordo i boschi dell’interno col fango sui sentieri, anche in una giornata di sole. Tra l’altro c’erano pini di 60 cm di diametro spezzati come grissini da un ciclone passato un mese prima. Nei boschi di pini ho visto più volte che raccolgono la resina, facendo incisioni sulla corteccia e mettendo un contenitore, come per l’albero della gomma. Quanto al rifugio di Deba, se non è stato rifatto negli ultimi 7 anni, era una stanzetta buia con 3 letti a castello a 3 livelli, ci si sentiva un tantino in carcere. Bucato da stendere rigorosamente x strada visto che da unica finestrella non passava aria. Ed al mattino dopo bar, negozi e ristoranti rigorosamente chiusi x sciopero generale della regione!
Buon cammino!
Alberto
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