KM TAPPA: 19
DISLIVELLO: SALITA m1350 DISCESA m1320
Andare in montagna d’estate è sempre un problema, se becchi la giornata “top” senza nemmeno una nuvola, e non metti la protezione adatta, la scottatura è assicurata. Quindi la soluzione è solo una: bisogna partire a camminare la mattina presto.
Vista l’imminente vacanza wild in Corsica in camper con cani al seguito, decidiamo di partire il sabato pomeriggio e sostare la notte a Ponte di Legno, così da essere già sul posto la mattina seguente. Per noi era la prima volta in camper, e devo dire che tutto sommato ce la siamo cavata egregiamente.
L’area di sosta si trova appena sopra Ponte di Legno ed ha una capienza di circa 35 piazzole, anche se erano già tutte occupate, hanno dato a noi ed ad altri quattro camper la possibilità di sostare nella zona verde con piccolo sconto sulla tariffa giornaliera.
La domenica mattina partiamo presto in direzione Case di Viso (m. 1754), località raggiungibile da Pezzo (frazione del Comune di Ponte di Legno), dove lasciamo il camper nel primo grande parcheggio di questa frazione, volendo è possibile continuare in auto su strada sterrata fino a raggiungere un altro parcheggio vicino ad una area pic-nic accorciando di circa 20 minuti l’escursione (m.1877).
Noi decidiamo ci fermarci al primo parcheggio, dove ci sono anche bagni pubblici, una fontana con acqua fresca e poco distante un piccolo rifugino per fare colazione. A questo punto, come ogni buon trekking, abbiamo due possibilità per “disegnare” il nostro giro. Noi decidiamo di seguire le indicazioni del rifugista di Case di Viso e quindi, al secondo parcheggio, prendiamo il sentiero a sinistra contrassegnato dal n.59. Dapprima si cammina su mulattiera quindi la si lascia e si continua su sentiero stretto e ripido raggiungendo dopo circa ore 2 il sentiero n.2 (alta Via camuna) che proviene dal Rifugio Bozzi. La salita è costate ma non troppo impegnativa con una costate vista sulla vallata e sul paesino di partenza.
Proseguendo lungo la mulattiera, il sentiero ci porta esattamente sotto la cima di Ercavallo in una piccola vallata e qui troviamo il cristallino omonimo lago di Ercavallo. Decidiamo così di sostare al laghetto visto anche l’orario del pranzo e la non voglia dei cani di uscire dall’acqua. L’arietta fresca ed il caldo sole suggeriscono anche di appoggiare la testa sugli zaini e di chiudere per un attimo gli occhi. Gli spazi sono ampi, molta gente è solo di passaggio e regna una pace assoluta.
Terminata la siesta si riparte seguendo il sentiero n.2 in direzione del rifugio Bozzi.
Dopo pochi minuti possiamo scegliere se percorrere l’ampio sentiero fino al rifugio oppure se svoltare in direzione quota 3068m.
Secondo voi cosa abbiamo deciso di fare….?!? Svoltiamo a sinistra (indicazioni – n. 17) salendo su tracce di mulattiera militare raggiungendo dopo breve un valloncello dove sono ospitati i due laghetti di Baitello (scendere brevemente per visitarli). Si continua sempre su tracce di mulattiera militare per un’ altra ora abbondante raggiungendo la vetta.
Attenzione attorno ai 3000 metri si noterà su di un sasso delle indicazioni: a sinistra la vetta di Ercavallo di metri 3011, a destra l’indicazione per la vetta di Ercavallo più alta, quella di metri 3068 (la nostra meta). Durante la salita si incontrano numerosi resti militari della prima guerra mondiale. Dal parcheggio superiore alla punta di Ercavallo ci vogliono circa ore 3.30. Il sentiero non è troppo pericoloso, il sentiero è una traccia sempre visibile e ben segnalato con alcuni passaggi su dei sassi, ma niente ferrate o cose strane
Arrivati all croce di legno che segna la vetta, la vista tutt’attorno è a dir poco stupenda ed incredibile. Se non ci credete vi consiglio di cliccare sul link della pagina Facebook e vedere il video (Nick n’ Alex)
Per la discesa al Rifugio Bozzi è possibile utilizzare lo stesso percorso della salita ma io consiglio invece di scendere in direzione della Forcellina di Montozzo in modo da compiere un’ escursione circolare. In questo caso la discesa si svolge sul versante opposto seguendo la cresta per un breve tratto per scendere a sinistra sul ripido pendio di sfasciumi che porta sulla sottostante Val di Montozzo. Qui si segue sempre fuori sentiero o su vaghe tracce la direzione che porta alla Forcellina di Montozzo. Passando tra i laghi e senza scendere troppo di quota cercando di rimanere sulla quota 2600 traversando tutto il vallone si giunge alla Forcellina di Montozzo a quota 2613 incontrando il sentiero 111 proveniente dalla Malga di Pian Palù.
Ora si scende sul versante opposto, seguendo il sentiero 111 che porta al Rifugio Bozzi e da qui con il sentiero n. 52 si segue la stradina sterrata che con ampi tornanti e svolte (scorciatoie) ci riporta alla nostra auto.
Dettaglio trekking e traccia gpx: https://www.komoot.com/tour/19673357?ref=wtd
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