KM TAPPA: 23,4
DISLIVELLO: SALITA m 380 DISCESA m 416
Questo è il Cammino del Nord. Sì, finalmente la tappa che mi ha ricordato tutte quelle dell’anno scorso. Un super riassunto in 23 km.
La mattina inizia lenta, molto lenta. Il sottoscritto sente la sveglia: controlla l’orario, la ferma e poi tira un secondo solo l’orecchio alla finestra…PIOVE COME DIO LA MANDA…!!! Ecco ci siamo, troppo bello non aver ancora preso l’acqua. Buona, colazione rapida, cambio di indumenti, impermeabile anche ad Alex e si parte. Apro la porta per uscire: cielo nero, nubi grigie/bianche, acqua a catinelle. Un bel respiro e si va. Essendo mattina presto, essendo venerdì, essendo che piove, stranamente non c’è nessuno in giro così ne approfitto per lasciare Alex libero. Una gioia pura…”piove…?!? ah sì…davvero…?!?”, ecco cosa gli frullava nella zucca mentre saltellava tra le pozzanghere. Così mi piace.
Usciamo dal borghetto medievale e ci addentriamo nella campagna, la strada segue le dolci gobbe delle verdi colline, mucche, pecore sono già all’opera nel tosare l’erba. Qua e là qualche chiesetta spicca sulla cima delle colline. Piove, ma non conta per il momento. La mente vaga nel verde dell’orizzonte, Alex è contento io sono felice. Dopo 3 ore di pioggia magari iniziò ad esserlo un pó meno, ma lì in fondo alla strada un miraggio, una tettoia di un campo da bocce. Nostra, vado a piantare la bandiera, che nessuno me la rubi. Siamo a Cobreces, quasi a metà percorso. L’app del meteo che utilizzo ultimamente (è norvegese e non sbaglia mai) diceva che alle 11 in punto la pioggia sarebbe cessata. Beh erano le 10.57 ed il cielo non aveva così voglia di schiarirsi.
Dopo un buon panino al prosciutto, oddio buono sulla fiducia perché sono riuscito a mangiarne un angolino (il resto è andato a chi sapete voi), riprendiamo la marcia. La freccia gialla dice sinistra, svoltiamo e magia…un raggio di sole si apre tra le nuvole, basta pioggia e sento il primo caldino sulla zucca. Allora l’app c’aveva preso anche a sto giro. Lo spirito cambia, lo zaino si fa più leggero (merito del brufen ahahah), si ingrana un’altra marcia…ANDIAMO!!!
Percorriamo a lungo una stradina di campagna, a volte sterrata a volte no. Ancora verde intorno a noi, ma il cielo è blu con qualche nuvoletta qua e là. Ma sono le nuvolette belle. Per un attimo decido di fare una cosa, voglio fare un mix dei miei sensi. Trovo una roccia bassa dove sedermi al sole, fermo Alex: appoggio il mio orecchio sul fianco mentre lo abbraccio, chiudo gli occhi e faccio qualche respiro a pieni polmoni. Il suo cuore che batte all’impazzata, il profumo dell’erba, il sole che mi scalda il viso. Quello che ho provato…?!! Indescrivibile…provate e poi ditemi.
Si continua a camminare, eccolo: il mare. Ritorna a farsi vedere. Ci farà compagnia ancora per qualche tappa e poi lo saluteremo. Domani ci aspetta una bella tappa, tosta: 29 km. Lo zaino è già pronto, vorrei partire molto presto, per le 6. Il meteo da ancora nuvolo e poi sole. Vorrei cercare di arrivare all’ora too più caldo senza troppi chilometri da fare, mi sembra doveroso per Alex. Vorrà dire che riposeremo di più il pomeriggio.
Questa tappa mi è piaciuta, mi ha riaperto cuore e mente a ricordi, sensazioni ed emozioni dell’anno scorso. Mi mancavano. Questo é il nostro cammino: bagnati, incessati, infreddoliti e con il naso all’insù per vedere che smette di piovere. E anche se piove…?!? Balliamo sotto la pioggia!!!
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