Le radici sono importanti. Lo ripeteva la vecchissima suora della Grande Bellezza di Paolo Sorrentino. Lo ripeteva a Toni Servillo, lo ripeteva a noi spettatori. Solo alla fine il protagonista si rende conto del potere di una frase come questa. Le radici sono importanti. E la mente lo riporta al suo passato, alle sue origini, lui che ormai a casa non ci è più tornato. Le radici sono importanti. Ma noi uomini abbiamo le gambe, non le radici. E le gambe sono fatte per andare altrove. Forse è una cosa che tutti noi sentiamo dentro. Ed ecco perché anche a me è venuta voglia. Voglia di viaggiare. Quasi una passione. E che diventa sinonimo di avventura. Insieme a lui, al mio fedele Alex. A volte mi chiedo il perché. La risposta l’ho trovata in un blog, non ricordo nemmeno quale. Perché con lui andrei ovunque, perché di lui mi fido. E perché quello che vivo con lui – che sia in cima alla montagna in mezzo alla neve, sulle rive del lago o con i piedi bagnati in un fiume – va oltre a quello che la razionalità può trasmettere. Qualcuno scriveva che ogni cento metri il mondo cambia. E noi cambiamo con lui. Ogni cento metri.