“Ogni viaggio, anche il più importante, comincia con un solo passo”. Ecco scrive la Dott.sa Silvia Cattani nel suo libro. Quale frase migliore non potevo trovare in vista nel nostro progetto…? Ebbene era giunto il momento di fare il primo passo per il mio amico Alex.

Credo di aver scritto e chiamato Silvia non so quante volte prima di decidermi ad andare da lei in ambulatorio e posso solo immagine cosa avrà pensato del sottoscritto. Poi, alle tante, appuntamento fissato.

In una parola la prima visita con Silvia….? semplicemente un disastro. Com’è che si dice… il cane assomiglia al padrone o il padrone al cane…?! Beh in ogni caso una delle cose che accomunano Alex a me è il piacere della tavola, in parole povere ce piace magnà e questo Silvia lo notò ancora prima di entrare in studio. Tentai di giustificare il “chiletto” extra del borderone con il lungo periodo di riposo sia mio che di Alex…occhiata storta di Silvia. Provai allora a sbolognare la colpa ai miei genitori…”sai Silvia, lo viziano, con cibo extra dalla tavola ecc ecc”…occhiata ancora più storta di Silvia. Ad un certo punto entrò Michele, sono ancora convinto che se la stava ridendo sotto i baffi per i miei tentavi di arrampicarmi sui vetri. Questo è stato il nostro primo incontro, volevo scappare.

Queste righe le voglio dedicare a Silvia, Michele ed anche Memole, il loro bovaro del bernese. Lo dedico anche a lei su pressione di Alex, s’è preso una mezza cotta il ragazzo… Silvia mi ha “semplicemente” rivoltato Alex come una calzino. Mi ha tolto ogni dubbio, ad ogni domanda la risposta era pronta. Mi ha fatto capire aspetti dell’alimentazione che davo erroneamente non avevo mai considerato, insomma, ci ha fatto proposte che non potevamo rifiutare (ehi ehi non pensate male eh). La condizione fisica del ragazzone è cambiata dal giorno alla notte. Se prima del nostro percorso era in canna, non osavo immaginare durante o dopo.

Io ed Alex ringraziamo di cuore per tutto quello che avete fatto. Lavorate davvero con il cuore e con la passione di chi ama davvero il proprio cane e quello degli altri. Grazie ancora.

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